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La storia del giardino

Era la seconda metà del Quattrocento quando Lorenzo de’ Medici (detto il Magnifico) decise di istituire nel Giardino di San Marco in via San Gallo, una Scuola d’Arte e Scultura. Qui Lorenzo teneva le statue della sua collezione privata e aveva invitato Bertoldo, allievo di Donatello, a insegnare ai giovani di talento, a cui offriva vitto e alloggio per apprendere l’arte della scultura.

Fu proprio in questo Giardino che Lorenzo de’ Medici nel 1489 conobbe un giovane scultore, impertinente ma di grande bravura, di nome Michelangelo Buonarroti.

IL GIARDINO

Leggenda vuole che Michelangelo stesse scolpendo la testa di un fauno anziano, quando Lorenzo passò e per burla suggerì al giovane che c’era un errore, perché se il fauno era vecchio, doveva essere piuttosto sdentato e non mostrare una dentatura perfetta. Il ragazzo prontamente tolse un dente alla scultura con lo scalpello, suscitando l’ilarità del Magnifico e dando vita ad un’amicizia e ad un sodalizio artistico che rese Michelangelo il grande scultore che tutti conosciamo.

Oggi di quella scuola non resta più niente, ma rimane il piccolo giardino, che l’Hotel Orto de’ Medici di Firenze custodisce gelosamente al suo interno. Il Giardino è stato restaurato accuratamente e ancora vi si coltivano le rose sovrastate da un antichissimo albero di cinnamomo, che in primavera regala una stupenda fioritura.

 

L'HOTEL E LE SUE ORIGINI

L’Hotel Orto de’ Medici si trova a Firenze in Via San Gallo, una delle strade più antiche della città. In origine proseguimento della direttrice “Cardus Maximus” romana, l’asse nord-sud che dominava l’intera pianta cittadina, entrò a far parte del nucleo storico vero e proprio solo nel Medioevo.

Nel Quattrocento, durante il Rinascimento, la via era ricca soprattutto di Monasteri e Aree verdi, tra cui spiccava il Giardino di San Marco (oggi l’Orto de’ Medici), adibito a scuola artistica da Lorenzo il Magnifico. Quando nel Settecento i Lorena presero il potere a Firenze, il Giardino di San Marco era già diventato proprietà privata della villetta dove il Granduca Leopoldo teneva la sua amante, la ballerina Livia Raimondi Malfatti.

Nell’Ottocento, fu lo stesso Granduca a reimmaginare il volto della strada, facendo costruire i palazzi signorili che ancora oggi sopravvivono: lo stesso palazzo dell’Hotel Orto de’ Medici risale a questo periodo. L’edificio apparteneva alla Famiglia Socci, il cui stemma campeggia ancora all’entrata del Palazzo, che volle abbellire la residenza con splendidi affreschi oggi completamente restaurati. Il giardino interno rimase intatto, ma fu arricchito da una Terrazza con affaccio, alla quale si accede da una Sala Affrescata con scene naturali esotiche e dove oggi ancora si serve la colazione all’Orto de’ Medici.

La famiglia Bufalini ha acquistato in blocco il palazzo nella metà del Novecento e grazie ad un attento restauro da parte dello studio di Architettura Roberto Magris & Partners (adesso Melucci Nardini Architetti Associati), è nato l’Hotel.

Qui potrete gustarvi il parquet e gli affreschi originali e il fascino tipicamente fiorentino di due secoli fa che il luogo è ancora in grado di emanare.Grazie all'entusiasmo della nuova gestione e alla professionalità di tutto il personale, la struttura è contraddistinta da un'atmosfera particolarmente accogliente e da una moderna ed efficiente organizzazione.

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